martedì 29 aprile 2008

••• Diario della Marcia verso il Tibet ••• Terza Parte

di

Karma C. e Tibetan Uprising

corrispondente al seguito della marcia verso il Tibet per: 

Il Blog di Piero Verni (www.olistica.tv) - Dossier Tibet - Associazione Italia-Tibet

www.giotibet.com - Il Sentiero del Tibet - Laogai Foundation



Ektav Vihar, Uttar Pradesh, 29 aprile 2008 

La Marcia ha lasciato Pakwara verso le 6,00 di mattina e ha percorso 20 chilometri. I marciatori hanno fatto una sosta a Moradabad per assistere a una sessione di preghiera per l’anniversario del martirio di Thupten Ngodup immolato alla causa tibetana. a questo è seguita una conferenza stampa verso le 10.30. gli organizzatori hanno voluto ringraziare Mr Junaid Aiyjaj, un legale e un amico di Mr Rajiv Vohra che hanno coordinato l’impegno con la stampa.  i marciatori hanno poi lasciato Moradabad verso mezzogiorno e sono arrivati a Ektav Vihar dove hanno organizzato il campo per la notte.

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Karma C. e Tibetan Uprising

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Pakwara, Uttar Pradesh, 28 aprile 2008 

Oggi i marciatori sono arrivati a Pakwara nell’Uttar Pradesh circa 9 chilometri prima di Morabad. Dopo cena c’è stata una speciale sessione di preghiera dedicata ai tibetani uccisi nelle manifestazioni in Tibet per la scadenza dei 49 giorni che nella tradizione buddista indicano il termine del ciclo del bardo, la fase intermedia tra la morte e la successiva rinascita. la preghiera ha lo scopo di favorire una rinascita più fortunata. Verso le 3 di mattina è stato dato un caloroso benvenuto a un nuovo gruppo di 54 persone che si unito alla Marcia.

domenica 27 aprile 2008

••• Diario della Marcia verso il Tibet ••• Terza Parte

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Karma C.

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Duduli, Uttar Pradesh, 27 aprile 2008 (ore locali 23,30)

I marciatori sono partiti questa mattina alle 06,00 e hanno percorso oltre venti chilometri sotto il sole cocente ed hanno raggiunto nel pomeriggio il villaggio di Duduli dove trascorreranno la notte. Il morale continua ad essere molto alto anche se la stanchezza comincia a farsi sentire.

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Jhilapur, Uttar Pradesh, 26 aprile 2008 (ore 23,30)

Oggi i marciatori hanno percorso 23 chilometri e sono arrivati al villaggio di Jhilapur. Sono stati raggiunti da altri 24 e quindi adesso il totale è di 224 marciatori. La temperatura continua ad aumentare ed ormai è costantemente sopra i 42°. Cinque persone soffrono di problemi intestinali e due hanno problemi di eruzioni cutanee. Ieri era il compleanno del Panchen Lama e quindi in segno di rispetto la "Marcia Verso il Tibet" si è fermata per un giorno.

venerdì 25 aprile 2008

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Brijghat, Uttar Pradesh (ore 20,30)

Oggi i marciatori hanno percorso 10 chilometri e si sono fermati per la notte nel villaggio di Brijgath. Si è unito a loro un sostenitore della causa italiano, il Dr. Riccardo Zerbetto fondatore del movimento "WorldactionTibet".

mercoledì 23 aprile 2008

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Arsani, Uttar Pradesh, 23 aprile 2008 (ore locali 19,00)

Anche questa mattina i marciatori sono partiti molto presto e hanno percorso 14 chilometri e si sono fermati per il pernottamento nel villaggio di Arsani. Purtroppo abbiamo saputo che un giornalista italiano, Lorenzo Cremonesi, ha pubblicato qualche settimana fa sul "Corriere della Sera", un articolo in cui riportava dichiarazioni di intenti terroristici del presidente del TYC, Tsewang Rinzin. Nel titolo addirittura gli si faceva dire, "Potremmo usare i kamikaze". Qualche giorno fa l'intervista è stata ripresa dal corrispondente in Italia dell'agenzia ufficiale cinese Xinhua e questo ha consentito a Pechino di orchestrare una campagna stampa contro la TYC accusandola di essere un gruppo terrorista. Carlo Buldrini le ha tradotte in inglese e inviate al presidente del TYC che le ha così potute leggere. Ora le dichiarazioni riportate nell'articolo SONO ASSOLUTAMENTE FALSE. IL GIORNALISTA SE LE E' INVENTATE DI SANA PIANTA. Tsewang Rinzin non le ha mai rilasciate e domani alle 11 terrà una conferenza stampa a Dharamsala per  denunciare questo atto spregevole di giornalismo spazzatura. Dovreste farlo sapere a tutti e protestare energicamente con il Corriere della Sera.

martedì 22 aprile 2008

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Chopar, Uttar Pradesh, 22 aprile 2008 (ore locali 16,30)

La "Marcia" è partita questa mattina presto da Harpur e i marciatori hanno percorso 15 chilometri nelle consuete, terribili, condizioni ambientali. Pochi minuti fa sono giunti nel villaggio di Chopar dove trascorreranno la notte. Il caldo torrido, la polvere e le nuvole di zanzare notturne stanno mettendo a dura prova il fisico dei marciatori ma non il morale che continua ad essere alto. Credo che in questo momento sarebbe molto importante far pervenire loro segnali di attenzione e solidarietà da parte dei gruppi di sostegno al Tibet e anche da singoli individui. E sarebbe anche di grande aiuto se qualche amico internazionale potesse partecipare, magari per brevi tratti, alla "Marcia". Organizzatori e partecipanti non devono assolutamente avere la sensazione di essere isolati e dimenticati dal mondo.

lunedì 21 aprile 2008

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Hardpur, Uttar Pradesh, 21 aprile 2008 (ore locali 14,30)

I marciatori sono partiti anche questa mattina poco dopo l'alba, dal momento che solo nelle primissime ore del giorno la temperatura è tollerabile. Hanno percorso 18 chilometri nel traffico impazzito delle autostrade indiane e nel caldo che diventa sempre più torrido ogni giorno che passa. Sono giunti adesso nella cittadina di Hardpur, sempre nel territorio dello stato dell'Uttar Pradesh. Un uomo di 74 anni, un giovane monaco e una ragazza si sono sentiti male ma non sembrano essere in pericolo di vita come, soprattutto per l'uomo, si era temuto in un primo momento. Certo che le condizioni climatiche sono realmente terribili, soprattutto per i marciatori che vivono sulle colline e non sono abituati alle allucinanti temperature delle pianure indiane. Mosche, zanzare e gli oltre 40 gradi di media, sono i nostri inseparabili compagni di viaggio. Comunque la "Marcia Verso il Tibet" prosegue. Le cinque NGO non intendono abbandonare la lotta che, anzi, dovrà intensificarsi quando la torcia delle Olimpiadi della vergogna entrerà in Tibet tra qualche settimana.

••• Diario della Marcia verso il Tibet ••• Terza Parte


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Chaajatr, Uttar Pradesh, 20 aprile 2008 (ore 18,00)

Questa mattina verso le 06, i marciatori hanno ripreso la "Marcia verso il Tibet" in un clima già torrido e con l'aria resa spesso irrespirabile da improvvise folate di vento che solleva grandi nubi di polvere in queste assolate e aride campagne della pianura indiana. Procedono in silenzio, concentrati, in fila indiana tenendo alte le bandiere tibetane, indiane, i ritratti di Gandhi e del Dalai Lama. Adesso, che l'estate indiana incalza e le colline che avevamo attraversato in marzo sono solo un ricordo, è molto più duro marciare. Comunque, l'ho già ricordato ieri, la volontà di andare avanti è forte così come la consapevolezza che questa "Marcia" tiene aperta una finestra mediatica sul problema tibetano adesso che le notizie dal Tibet non riescono più a filtrare. Nel primo pomeriggio, dopo aver percorso una ventina di chilometri, i marciatori sono arrivati nella cittadina di Chaajatr e si accamperanno per la notte nel "compound" della locale Rana University. Per il momento la situazione è calma, i poliziotti che ci accompagnano non hanno proprio l'aria di voler fermare la "Marcia". Qui in diversi pensano che forse il governo di New Delhi, ora che la Torcia olimpica se ne è andata e forse la pressione cinese è minore, ritenga più saggio non intervenire per non creare altri incidenti internazionali.

sabato 19 aprile 2008

••• Diario della Marcia verso il Tibet ••• Terza Parte

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Karma C.

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Gaziabad, Uttar Pradesh, 19 aprile 2008 (ore locali 17,30)

Questa mattina alle 05,30, dopo aver cantato l'inno nazionale tibetano, 200 marciatori hanno lasciato Delhi dirigendosi verso il Tibet. Dopo essersi lasciati alle spalle l'area amministrativa di Delhi, hanno percorso, in poco più di sei ore, venti chilometri e trascorreranno la notte nella cittadina di Gaziabad, nello stato indiano dell'Uttar Pradesh . Stanno marciando nel clima torrido dell'estate indiana tra folate di polvere e temperature costantemente sopra i 39 gradi, però sono tutti decisissimi ad andare avanti e consapevoli dell'estrema importanza, per la causa tibetana, di quanto stanno facendo. Mi ricordano in continuazione di pregare tutti gli amici internazionali del Tibet di parlare il più possibile di questa "Marcia".

venerdì 18 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte


Info e News da Tibetan Uprising



New Delhi, 18 aprile 2008

E’ ufficiale. Le organizzazioni non governative che avevano organizzato la marcia hanno deciso di riprendere e proseguire il progetto originario. Tornare in Tibet. “Siamo ancora più determinati dopo avere visto il patriottismo dimostrato dai tibetani in Tibet e il loro sacrificio. Questo ci ha ispirato a continuare” sono le parole di Tsewang Rinzin, presidente  del Tibetan Youth Congress (TYC) “Qualsiasi cosa facciamo in esilio è niente e ora dobbiamo dimostrare la nostra vera solidarietà. La nostra campagna ha un intento pacifico. Sappiamo di essere dei rifugiati politici e non vogliamo causare problemi a nessuno. Siamo completamente pacifici e non-violenti. Durante la marcia non lanceremo slogan di protesta ma marceremo in silenzio con i ritratti di Gandhi e del Dalai Lama. Crediamo che il Governo Indiano rispetterà questa pacifica espressione”. La marcia verso il Tibet ripartirà domattina alle 05,00 (ora locale) e conta di arrivare fra circa due mesi al confine con il Tibet.

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte


Info e News da Tibetan Uprising



New Delhi, 17 aprile 2008

I marciatori hanno partecipato alla staffetta della torcia alternativa insieme alla marea di tibetani arrivati da ogni parte dell’india e insieme ai supporters indiani che, ancora una volta, hanno testimoniato con la loro partecipazione la più piena solidarietà con il popolo tibetano. I protagonisti della Marcia hanno partecipato alla cerimonia interreligiosa di Rajgath e hanno poi sfilato insieme a tutti gli altri. Alcuni di loro hanno avuto il privilegio di essere tedofori della torcia alternativa.

giovedì 17 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte


Info e News da Tibetan Uprising



New Delhi, 16 aprile 2008

I marciatori hanno dedicato mezza giornata a una sessione di training attraverso gruppi di lavoro. Era inclusa anche una sessione di orientamento specifico che comprendeva le tecniche di resistenza passiva, come comunicare  anche con i media e le regole e la disciplina della Marcia verso il Tibet. Dopo la sessione i marciatori sono stati sottoposti anche a visita medica e di verifica sul loro stato di salute psico-fisico.


New Delhi, 15 aprile 2008

Dopo avere passato la notte a Jantar Mantar insieme agli altri gruppi di manifestanti, i marciatori sono tornati al Gurdwara dove hanno fatto colazione e avranno tutta la giornata libera.


New Delhi, 15 aprile 2008

Non appena la fiaccola olimpica di Pechino arriverà a New Delhi, un’altra fiaccola correrà per le strade della capitale indiana. E’ la fiaccola tibetana che dopo avere girato anch’essa per varie città invocando “Free Tibet” sarà accompagnata nel suo percorso da oltre 5000 persone che insieme manifesteranno contro le atrocità cinesi in Tibet. Alla contro manifestazione prenderanno parte anche l’ex Ministro della Difesa indiano George Fernandes e la scrittrice Arundhati Roy. Il percorso previsto sarà da Rajghat  fino a Jantar Mantar.

martedì 15 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte


Info e News da Tibetan Uprising



New Delhi, 14 aprile 2008

I marciatori sono stati i protagonisti dell’appuntamento organizzato dal Comitato di Solidarietà Tibetano. A Jantar Mantar si è presentato anche Ajay Jadeja ex campione della nazionale indiana di cricket (lo sport più popolare in India) e con tutta la sua famiglia ha espresso solidarietà al popolo tibetano e alla sua lotta pacifica per la libertà e ha espresso ad ognuno l’augurio di ritornare presto in un Tibet libero. Anche Tempa Tsering, capo dell’Ufficio del Tibet di Delhi, si è intrattenuto con i manifestanti e ha portato il suo sostegno. E’ stata poi la volta di Govinda Acharya, leader del Partito Janta Barthia (BJP) che ha avuto sentite parole di incoraggiamento e di solidarietà. Alla fine delle giornate di manifestazioni tutti erano stanchi e affamati ma erano anche consapevoli che questa sofferenza non è paragonabile a quella che patiscono i loro compatrioti in Tibet.



New Delhi, 13 aprile 2008

I marciatori hanno preso parte alla tre giorni di manifestazione nella capitale. Gli slogan “Lunga vita al Dalai Lama” e “Fermati gli assassini in Tibet” sono il sunto  della voce di protesta che ha riempito Jantar Mantar. 

sabato 12 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte



New Delhi, 11 aprile 2008

I marciatori hanno parteciapato a una veglia a lume di candele commemorando i tibetani uccisi in patria durante la violenta repressione dell’esercito cinese. C’erano anche numerosi rappresententi della comunità tibetana di Delhi e degli stati vicini che hanno raggiunto la capitale in circa 3500 finora. C’erano anche gli studenti del Tibetan Children’s Village di dharamsala e di Bylakuppe e anche numerosi supporters indiani.

venerdì 11 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte


Info e news da Tibetan Uprising




New Delhi, 11 aprile 2008

Ieri oltre 3500 tibetani sono arrivati nella capitale per ricordare il primo mese di protesta non-violenta in Tibet. Sono arrivati dagli stati vicini dell’Uttar Pradesh e dell’Himachal Pradesh e si sono uniti alla comunità di Delhi.

Oggi la giornata è iniziata festeggiando i 200 marciatori che erano partiti da Dharamsala. E poi ci sono state preghiere per ricordare i morti dela protesta in Tibet. Infine alle 12,00, ora locale, c’è stata una conferenza stampa presieduta dal kalon Tripa Prof. Samdhong Rimpoche.



Majnu ka Tilla (nei pressi di New Delhi), 10 aprile 2008

E’ mercoledi. I 200 tibetani hanno concluso un mese di marcia da Dharamsala a New Delhi e hanno dichiarato che faranno di tutto per eludere la sorveglianza e contestare la fiaccola olimpica quando arriverà in città. Al momento sono ospitati in un Gurdwara (tempio sikh) a nord-est di Majnu ka Tilla, il campo profugo tibetano di Delhi. I monaci hanno lavato le loro tonache amaranto colorando tutto il luogo che è pieno di sacchi a pelo, stuoie e fotografie del Dalai Lama, il leader spirituale e temporale dei Tibetani. Nei prossimi giorni conosceremo il nuovo piano di azione e i progetti della Marcia.

mercoledì 9 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte

Info e News da Tibetan Uprising



Hargovind Singh Gurdwara, 8 Aprile 2008

Partenza da Chowanjoshi alle 06,00 e marcia di 25 chilometri. La marcia si ferma per la notte al Hargovind Singh Gurdwara a soli 19 chilometri da Majnu Ka Tilla, la colonia Tibetana di Delhi. Hargovind Gurdwara ha un laghetto ampio di acqua santa che i Sikh usano per le loro abluzioni di purificazione secondo la loro tradizione e Mr. Dilbagh Singh, responsabile del Gurdwara, ha concesso a tutti il permesso di bagnarsi. I monaci specialmente hanno apprezzato questo gesto ed è stato una situazione curiosamente inconsueta vedere dei monaci Buddisti Tibetani bagnarsi nell’acqua santa dei Sikh.


Chowanjoshi, 7 aprile 2008

La marcia è partita alle 06,30 dal Jain Temple e ha percorso 20 chilometri. I marciatori Hanno raggiunto Choawanjoshi attorno a mezzogiorno e si sono accampati appena fuori dove si trascorrerà la notte. Nelle comunicazioni della giornata si è parlato delle manifestazioni di protesta a Londra e a Parigi e tutti hanno applaudito con entusiasmo i tibetani e i supporters che hanno contestato la fiaccola olimpica.

domenica 6 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte



Gannaur, 6 aprile 2008

Alle 07,00 di questa mattina la Marcia ha lasciato Sewah e dopo 22 chilometri ha raggiunto Gannaur dove si trova il Jain Temple. E’ stata una bella giornata e i marciatori si sono concessi anche un break a base di chai (tè al latte) e biscotti. All’arrivo al Jain Temple hanno pranzato e hanno ascoltato un discorso speciale di Khamtrul Rimpoche (prezioso, titolo che si dà ai tulku, i reincarnati riconosciuti). Il prezioso e anziano lama ha evidenziato la situazione particolare e la motivazione della Marcia, si è scusato se per le sue condizioni fisiche non poteva unirsi ma si è detto molto orgoglioso e fiero di tutti i partecipanti al movimento. Prima di andare via, Rimpoche ha consegnato ad ognuno la khata (sciarpa bianca)  e ha fatto una donazione in denaro ai marciatori perché si concedessero una buona cena. Da tutti i componenti è arrivato il commosso grazie al lama.

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte



Sewah (Haryana) 5 aprile 2008 

La marcia ha lasciato il distaccamento del Men-Tse-Khang di Ganjbar attorno alle 09,00 e ha percorso 20 chilometri per stabilire l’accampamento a Sewak.

Alle 11,30, si è svolto un programma informativo alla presenza di alcuni membri del Barthia Janta Party (BJP). I relatori sono stati Sanjah Bhatia (presidente del BJP), Tarun Gandhi (Presidente delle vendite industriali del distretto) e Lobsang Yeshi (coordinatore della Marcia). Il BJP si è fatto carico di trovare il luogo più adatto per l’evento e ha offerto il rinfresco che si è svolto al Aastha Palace ospiti di Naveen Bathia che generosamente ha consentito di usare gratis la sala ricevimenti e accogliendo i marciatori con ghirlande di fiori e petali di fiori. Erano presenti una quindicina di giornalisti. I marciatori hanno poi trascorso la notte in una casa ancora in costruzione il cui utilizzo è stato concesso dal proprietario Kuldeep Singh.

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Corrispondenza di Karma C.




New Delhi, 5 Aprile 2008 (ore 12)

Il nostro inviato Karma C. tuttora in India, ci ha inviato una nota in cui sembra certo che la Marcia riprenderà il suo programma iniziale il 17 Aprile, giorno in cui la fiaccola olimpia arriverà a New Delhi. Le cinque organizzazioni che avevano promosso l’iniziativa si sono trovate daccordo a continuare quindi in direzione Tibet! La decisione pare che non abbia avuto l’approvazione del Kashag (governo tibetano in esilio) che era subentrato al controllo della manifestazione e aveva l’intenzione di farla terminare nella capitale indiana. L’entusiasmo dei marciatori è però alle stelle e così tutti coloro, come questo stesso sito, che ora più che mai lanciano forte l’urlo “Pö Gyalo (Vittoria al Tibet)”!

sabato 5 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte

Info e News da Tibetan Uprising




Ganjbar - dintorni di Panipat, 4 aprile 2008

I marciatori si sono riposati al Men-Tse-Khang a Ganjbar a circa 8 chilometri da Panipat. Hanno riorganizzato le loro cose personali e si sono intrattenuti scambiando informazioni con gli occidentali che seguono la marcia. Nelle prime ore del mattino hanno ricevuto la visita di Tenzin Choeying (coordinatore nazionale di Student for a Free Tibet), Dickey (Tibetan Women’s Association) e del Ven. Ngawang Woebar (Presidente del Gu-Chu-Sum, il movimento di ex prigionieri politici). Questi tre  sono diretti a Delhi dove hanno l’incarico di preparare l’arrivo della Marcia. Più tardi, tra l’entusiasmo generale sono stati accolti Lobsang Yeshi  (coordinatore della Marcia) e Tenzin Tsundue ( il più rappresentativo della Marcia) rientrati dopo la detenzione a seguito dell’arresto. Tutti si stanno preparando a riprendere verso Delhi che è distante 98 chilometri e dove contano di arrivare il 9 Aprile.

giovedì 3 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte

Info e News da Tibetan Uprising




Verso Panipat Gajabor, 3 aprile 2008 (ore 06,00)

Stamattina con i primi sprazzi di luce la comitiva ha lasciato Gharaunda e si è diretta verso Panipat Gajabor. Poiché si passerà la notte all’aperto, il gruppo di esplorazione ha deciso di marciare per soli 8 chilometri e fermarsi nel locale distaccamento del Men-tse-Khang, l’Istituto Medico e Astrologico Tibetano. Molte medicine tibetane e incensi sono preparati proprio in questa sede. I marciatori avranno il resto della giornata per riposarsi.



Da Karnal a Gharaunda, 2 aprile 2008

La marcia ha lasciato Karnal e si è diretta a Gharaunda per sostare al Devi Mandir, l’Ashram locale. Gli abitanti del posto si sono molto incuriositi e interessati domandando di tutto e di più sulla marcia e sui marciatori. Così alcuni del Comitato Organizzatore si sono intrattenuti un po’ di tempo con la popolazione rispondendo alle loro domande, parlando della causa tibetana e dello svolgimento della marcia che, per ora, è diretta verso New Delhi.

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte

Info e news da Tibetan Uprising



Karnal, 1 aprile 2008 (pomeriggio locale)

I marciatori hanno trascorso la notte nell’ Ashram di Shastri Devi a Kurukshetra. Hanno anche ricevuto la visita di Dr. B. Tsering (Presidente dellla Tibetan Women’s Association), di Tenzin Choeying (Coordinatore Nazionale di Student for Free Tibet India) e di Tsering Choedup (Coordinatore per il Sud-Asia dell’International Tibet Support Network) che ritornavano a Dharamsala dopo che , il 31 marzo scorso, si erano recati presso l’Ambasciata cinese a New Delhi per consegnare la petizione di Avaaz.org indirizzata a Hu Jintao che è stata firmata da 1,4 milioni di persone di tutto il mondo. Dopo 27 chilometri di cammino in una giornata piacevolmente calda, i marciatori si sono fermati in un campo subito fuori Karnal. Qui è arrivato anche il Ven. Kelsang Damdul (Direttore del Tibetan Buddhist Dialectics di Dharamsala) che ha voluto salutare i protagonisti della marcia.

martedì 1 aprile 2008

•• Diario della Marcia verso il Tibet •• Seconda Parte

Info e news da Tibetan Uprising




Shahabad Marganda (Vishwas), 31 marzo 2008

Questa mattina abbiamo lasciato Kakru alle 05,00 e abbiamo percorso 26,5 chilometri per arrivare a Shahabad Marganda (Vishwas). Alle 11,00 alcuni marciatori con gli organizzatori della marcia hanno tenuto una conferenza stampa all’Hotel Royal Inn di Ambala. Il patron dell’hotel ha poi voluto dare il suo contributo alla marcia praticando uno sconto del 50% sul costo della conferenza e si è fatto carico di accompagnare con mezzi propri i rappresentanti della marcia nel luogo dove è posto il campo.

Al campo sono giunti anche funzionari incaricati dalla Municipalità che ci hanno portato la loro solidarietà e hanno ricevuto il nostro ringraziamento per averci messo a disposizione l’area dove siamo ospitati.




Kakru, 30 marzo 2008

La marcia è partita da Dera Bassi alle 06,00 approfittando della frescura del mattino, e ha percorso 19 chilometri. I marciatori hanno passato la notte a Kakru in un ashram indu dove sono stati accolti a braccia aperte da Pandit Ji, custode dell’ashram, che si è reso totalmente disponibile.

Subito dopo è arrivato anche Mr. Tzultrim Tenzin del Parlamento Tibetano che incontrando i marciatori ha tenuto un breve discorso motivazionale.

Alla marcia si sono aggregati prima due medici e due infermiere ai quali è andato il ringraziamento di tutti per il prezioso servizio e poi, attorno alla mezzanotte, sono giunti all’ashram anche sei monaci di Sera Je (India del Sud) ai quali è stato dato il benvenuto dal Comitato Organizzatore.




Haryana, 29 marzo 2008

La Marcia ufficialmente è stata fermata ma continua lo stesso il suo percorso. Attualmente è composta da due gruppi di marciatori. I cento marciatori che componevano il gruppo iniziale e che erano stati arrestati dopo solo tre giorni di marcia, appena rilasciati, si sono aggregati al secondo e meno numeroso gruppo che li aveva rimpiazzati e ora, anche se privati dell’ufficialità di rappresentanza, procedono insieme con passo sempre motivato. E continuano a riscuotere ancora simpatia e ammirazione. Hanno lasciato l’ospitale Shahadpur Gurudwara di Chandigrah per arrivare  dopo 25 chilometri a Haryana. Qui sono stati accolti dal Rotary Club della cittadina che in segno di solidarietà ha organizzato per mezzogiorno un gradito ristoro.




Chandigarh, 28 marzo 2008

Poiché molti marciatori non avevano calzature adatte alla marcia, la mattinata è stata dedicata all’acquisto di scarpe e di altre necessità in giro per Chandigarh. Verso le 17,30 tutti insieme abbiamo dato vita a un corteo di 5 chilometri dal Gurdwara (tempio sikh n.d.r.) al Settore 17 di Chandigarh dove si è svolta una veglia a lume di candele. Era la prima volta che il primo gruppo storico marciava insieme al secondo che li aveva sostituiti in occasione dello stop forzato a seguito degli arresti. Visti così uno dietro l’altro, i marciatori formavano una fila incredibilmente lunga.




McLoad Ganj, 27 marzo 2008

Lobsang Yeshi (Coordinatore), Tenzin Choeying (Responsabile nazionale di Students for a Free Tibet India) e Tenzin Tsundue (attivista e marciatore fra i più noti) sono stati rilasciati in serata. Questi tre erano stati arrestati il 13  marzo insieme ai 101 marciatori ma trattenuti qualche giorno in più rispetto agli altri, forse per il loro ruolo di primo piano. I tre leaders hanno ricevuto una calorosa accoglienza dagli attivisti e dai supporters di McLoad Ganj con sventolio di numerose bandiere tibetane e al grido di “Pöd Gyalo” (Vittoria per il Tibet).




Chandigrah, 27 marzo 2008

La marcia ha raggiunto Chandigrah dove ha ricevuto un molto cordiale benvenuto dai membri del Tibetan Youth Congress regionale. I marciatori si sono fermati per la notte nel Gurdwara di Shahatpur. Il Gurdwara (la comunità sikh del tempio) ha gentilmente donato 50 kg di farina e 30 di riso come contributo alla marcia e in più ha consentito di usare liberamente le loro cucine. Tutti hanno apprezzato con entusiasmo qusta spontanea manifestazione di solidarietà al popolo tibetano.

Mr. Arvin Thaktur, presidente del Consiglio per i Diritti Umani Globali, in serata ha organizzato presso il Gurdwara una manifestazione  e ha invitato numerose personalità della comunità locale. Davanti a questa platea ha espresso il desiderio di incontrarci tutti insieme davanti al Potala quando il Tibet sarà libero. Anche Mr. Tara Singh, amministratore del Gurudwara di Shahatpur, si è rivolto ai marciatori confermando tuta la disponibilità possibile con l’augurio di tornare presto nella propria terra. Oggi poi sono rientrati i marciatori del primo gruppo che avevano trascorso il periodo di arresto a Yatri Niwas e hanno subito familiarizzato con gli altri.




Rupnagar (Punjab) 26 marzo 2008

Nel 24mo giorno di marcia è arrivato lo Speaker del Parlamento Tibetano in esilio, Karma Choephel che ha visitato il campo fuori della città e ha spiegato i motivi per cui, anche se la marcia prosegue verso Delhi, ufficialmente è stoppata per un mese. Karma Choephel, in partenza per l’Europa, ha parlato del suo viaggio e dei suoi incontri con membri del Parlamento Europeo, del Parlamento Italiano e funzionari delle Nazioni Unite nella sede di Ginevra ai quali evidenzierà gli abusi della repressione cinese in Tibet, chiederà di fare pressione per il rilascio dei prigionieri politici, che i feriti possano ricevere le necessarie cure mediche e che una commissione internazionale per i diritti umani possa investigare sugli abusi in Tibet.

Dopo l’incontro con il rappresentante del Governo Tibetano, la marcia ha ripreso il suo cammino percorrendo circa 28 chilometri. Ma un simpatico e sentito incoraggiamento è venuto da due Indiani del posto che, hanno fatto una donazione di un centinaio di bottiglie d’acqua minerale, e a tutti hanno chiesto di non mollare!