domenica 29 giugno 2008

••• Diario della Marcia verso il Tibet ••• Terza Parte

Karma C. e Tibetan Uprising

corrispondente al seguito della marcia verso il Tibet per: 

Il Blog di Piero Verni (www.olistica.tv) - Associazione Italia-Tibet

www.giotibet.com - Il Sentiero del Tibet - Laogai Foundation


Dharamsala, Himachal Pradesh, 29 Giugno 2008

Dopo 110 giorni, la Marcia verso il Tibet è stata ufficialmente dichiarata conclusa con una cerimonia nel campo profughi di Paonta Sahib. I presidenti delle cinque organizzazioni non governative (ong) hanno invitato i marciatori a ritornare nei loro distretti di provenienza per  ricaricarsi e per preparare amici e familiari alle molteplici iniziative che avranno luogo durante le Olimpiadi. “In ogni caso, anche se la Marcia verso il Tibet è ufficialmente conclusa, il Tibetan People’s Uprising Movement continua la sua azione” questa l’affermazione netta di Ngawang Woebar, presidente del GuChuSum, una delle ong. Intanto, i 41 marciatori arrestati nei giorni scorsi nelle varie località lungo il confine indo-tibetano, compresi Chime Youngdung e Konchok Yangphel, rispettivamente presidente del Partito Democratico del Tibet e responsabile Relazioni Esterne del Tibetan Youth Congress (vedi foto), sono stati rilasciati a condizione che non vengano intraprese attività (politiche) che disturbino il governo indiano. I marciatori si sono riuniti a Paonta Sahib per questa cerimonia conclusiva e tutti hanno sottolineato il successo, il clamore e, in particolar modo, il notevole sostegno dei supporters di tutto il mondo che hanno ottenuto. Il Dr. B. Tsering, presidente dell’Associazione delle Donne Tibetane, altra ong organizzatrice della Marcia, ha concluso indicando le prossime attività: “Raccoglieremo le forze, pianificheremo una precisa strategia e ci ritroveremo in migliaia per proseguire la nostra protesta in Agosto durante i Giochi Olimpici”. 

Ringraziamo Karma C. e i corrispondenti del Tibetan People’s Uprising Movement per averci dato la possibilità di seguire quotidianamente questo importante evento e confermiamo la nostra disponibilità e tutto il nostro impegno per sostenere le azioni che verranno intraprese in futuro. (la redazione). Pö Gyallo!


Shimla, Himachal Pradesh, 20 Giugno 2008

I 41 arrestati sono al secondo giorno di sciopero della fame e rifiutano cibo e acqua. Lo sciopero continuerà fino a che le autorità indiane non consentiranno il rilascio dei marciatori e la ripresa della Marcia. Anche il grosso del gruppo che era stato costretto a ritornare indietro fa sentire la sua voce e chiede che sia permesso ai media di entrare in Tibet, protesta contro la provocazione della fiaccola olimpica a Lhasa e ribadisce che loro sono tibetani e come tali vogliono essere liberi di ritornare nella propria terra.


Shimla, Himachal Pradesh, 19 giugno 2008

Due Tibetani sono stati tratti in arresto dalle guardie di frontiera indiane attorno alle 10,30. I due si trovavano in prossimità del passo di  Shipkila e non appena sono arrivati in vista del Tibet hanno cominciato a sventolare bandiere tibetane e a mostrare uno striscione  con la scritta “Tibet Libero” e a lanciare slogan contro l’occupazione cinese e contro il passaggio della fiaccola in Tibet. Si tratta di Chime Youngdung, presidente del Partito Democratico Nazionale del Tibet di 33 anni, e di Konchok Yangphel, rappresentante del Tibetan Youth Congress di 29 anni. Legdup Tsering di 20 anni che ha documentato l’arresto è stato arrestato a sua volta qualche ora dopo. Questi tre avevano ripreso la Marcia a seguito dell’arresto degli altri 50 ma, la notizia è che la vari gruppi di tibetani ripartono da punti diversi. Altri arresti sono stati registrati lungo il confine indo-tibetano: 21 a Reckong Peo nel distretto di Kinnaur e hanno cominciato anche uno sciopero della fame; altri 10 a Rampur e ieri altri 7 a Pooh 21 chilometri prima del confine.


Darchula, Uttarkhand, 17 giugno 2008 (ore 21,15)

Questa mattina verso le 10,00 tutti i 50 marciatori e i presidenti delle cinque ONG sono stati arrestati dalla polizia indiana un chilometro prima che la "Marcia" potesse raggiungere il villaggio di Darchula. Duecento poliziotti hanno diviso i marciatori in gruppi di quattro e li hanno caricati su due pulman e sembra li abbiano portati fuori dall'Uttarkand. Gli ultimi due giorni la "Marcia" si era fermata nel villaggio di Dongatuli dove le piogge notturne sono state terribili. Il presidente della TYC ha comunque dichiarato che la lotta del popolo tibetano non si fermerà fino a quando il Tibet non sarà tornato indipendente. Le comunicazioni telefoniche continuano ad essere instabili, comunque appena potrò avere la linea vi invierò altre notizie.


Dungatoli, Uttarkhand, 15 e 16 giugno 2008 (ore 22,00)

Nella giornata del 15 i marciatori sono andati avanti per 27 chilometri e da Askote sono arrivati a Dungatoli dove hanno trascorso la notte in una scuola elementare. Un parente del re di Askote, Mahinder Singh Pal, ha offerto un vero pranzo reale ai marciatori. Uno dei marciatori più anziani, Tenpa di 74 anni e  il fratello anziano del re, Virender Singh Pal di 75 anni si sono riconosciuti perché si erano incontrati già 49 anni prima  quando Tenpa era scappato dal Tibet per venire in esilio in India. Questo incontro Ha riservato intense emozioni per tutti coloro che erano presenti. La tappa di oggi, 16 Giugno, è stata di 17 chilometri con arrivo a Gothi. Il campo è stato piazzato solo 6 chilometri fuori da Dharchula. Questo è l’ultimo villaggio e dopo sarà l’ultimo e disabitato lembo di terra indiana che segna il confine con il Tibet. E ormai siamo alla vigilia del passaggio della torcia  a Lhasa.

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