Karma C. e Tibetan Uprising
corrispondente al seguito della marcia verso il Tibet per:
Il Blog di Piero Verni (www.olistica.tv) - Associazione Italia-Tibet
www.giotibet.com - Il Sentiero del Tibet - Laogai Foundation
Didihat, Uttarkhand, 12 giugno 2008 (ore locali 15,30)
Come era nei programmi, i marciatori hanno lasciato il campo stamattina alle 7,00, hanno camminato per 18 chilometri e sono arrivati verso le 13,30 a Didihat dove si accamperanno per la notte. In questo luogo centinaia di tibetani si sono stabiliti durante la loro fuga dal Tibet dopo la rivolta del 1959. E molti tibetani sono rimasti in queste zone per alcuni anni lavorando come stradini e costruendo strade prima di spostarsi verso Dharamsala o verso i vari campi profughi dell’India. Per questo motivo molti indiani locali conoscono un po’ di lingua tibetana. Con la catena himalayana ben in vista e questi luoghi che sono parte della storia della loro gente, i marciatori sentono l’aria di casa. “Stiamo percorrendo le stesse strade di quando i nostri fratelli e sorelle sono scappati dalla persecuzione cinese in Tibet” dice Tenzin Choeyng, coordinatore nazionale della sezione indiana di Students for a Free Tibet e prosegue: “Stiamo ritornando in Tibet non perché qui va tutto bene, ma precisamente perché il nostro popolo ha bisogno del nostro aiuto per porre fine all’occupazione cinese”.
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